Abbiamo cominciato a suonare nel 2003…anzi: nel 2002! Era ottobre del 2002 quando facemmo il primo nostro concerto durante una festa privata a casa dei genitori di Ilaria e novembre 2002 quando suonammo per la prima volta in un’occasione pubblica durante una cena di beneficenza a Vitolini. Allora eravamo in 4, 82 anni in tutto: 21 Ilaria e Elena, 20 Simone e Alessandro, ed eravamo soprattutto amici, cantavamo perché ci divertivamo, prima di tutto e perché cantare le canzoni popolari era un modo per dire anche qualcosa sul presente.
L’8 marzo 2003 salimmo per la prima volta su un palco con il nome “Vincanto”. Anzi: su due palchi, per due diversi concerti. La mattina solo in due, Ilaria e Alessandro, in occasione di un’iniziativa per la commemorazione della deportazione di 55 cittadini empolesi nel 1944; il pomeriggio con il quartetto al completo per una iniziativa dello SPI-CGIL per la festa della donna. Allo SPI siamo sempre stati molto grati, perché nei primi anni della nostra attività ci invitò a fare tanti concerti, e sempre pagati: perché furono i primi a farci credere che la musica può essere anche un lavoro come tutti gli altri… “Come va il lavoro?”, ci chiedeva Otello…e noi: “Mah, sì, stiamo suonando qua e là…”… “Ma vi pagano? Vi dovete far pagare!”…i veri sindacalisti! Ci chiamavano sempre verso gennaio per un concerto l’8 marzo…allora ci sembrava tanto tempo prima e ci meravigliavamo che ci tenessero così tanto…Rolando e Carla volevano sempre fare una riunione prima per parlare di quello che avrebbero fatto loro in modo da farci preparare “i pezzi giusti”…e un po’ abbiamo sempre fatto così…allargando il repertorio iniziativa dopo iniziativa, cercando “i pezzi giusti”…
Da allora abbiamo fatto centinaia di concerti…già…centinaia, ma centinaia quanti?
Siamo un po’ ossessionati dal ricordo dei nostri concerti…ti ricordi quella volta? Quand’era? Che anno? Era il 2007, mi sembra fosse di marzo…già, sì, il tal giorno di marzo…ma sì, era un mercoledì e me lo ricordo perché io prima ero in quell’altro posto e te poi dopo andasti…ecco, questa è una nostra tipica conversazione, che molti di voi avranno forse sentito in uno dei nostri tipici momenti autocelebrativi e autoreferenziali…comunque lo facciamo solo per gioco e allenamento mentale, perché i concerti li segniamo tutti (più o meno)…e ci basterebbe un secondo per ritrovarli con precisione…e allora… fra concerti veri e propri e interventi più brevi…
16 nel 2003
16 2004
21 2005
23 2006
21 2007
25 2008
19 2009
24 2010
43 2011
26 2012
30 2013
6 2014
17 2015
17 2016
16 2017
4 2018 fino a oggi
…298, più o meno, qualcosa ci siamo di sicuro dimenticati…
diviso 15 sono 19 8666666eccetera concerti l’anno, cioè in media più di uno al mese…
abbiamo suonato in posti meravigliosi e in posti tremendi, davanti a tantissima gente o a quasi nessuno, fra le lamiere, nei grovigli di fili, illuminati al neon, in chiese sconsacrate, in chiese consacrate, con il sudore che grondava, con le mani e le voci congelate, in ospedale, in carcere, nei musei, in biblioteca, con la gente che non smetteva di applaudire fra un pezzo e l’altro, con la gente che nemmeno ci guardava, nelle case di riposo, nelle scuole elementari, in nave, in bosco, sulle rive di un lago, di mattina, di pomeriggio, di sera (anche nello stesso giorno, a volte), all’Istituto De Martino, al Folkclub di Torino, per il Circolo Gianni Bosio, in teatri grandi e in teatri piccoli, per strada, con l’amplificazione, senza l’amplificazione, siamo passati in radio e anche in televisione…
e poi abbiamo fatto tanti laboratori…già…ma tanti quanti?
Abbiamo cominciato a fare laboratori come gruppo alla fine del 2006 al liceo scientifico il Pontormo. Lì facevamo un laboratorio di musica all’interno di un laboratorio di teatro curato dal professor Rodolfo Vezzosi e con i ragazzi di questa scuola abbiamo lavorato fino a giugno del 2011, per 5 anni scolastici, realizzando anche due spettacoli interamente scritti da noi dei quali eravamo e siamo orgogliosissimi: uno sull’emigrazione italiana “Italia bella mostrati gentile”, rappresentato per la prima volta alla stazione ferroviaria di Empoli e uno sul passaggio della guerra ad Empoli, intitolato “Oltre il ponte”, rappresentato per la prima volta in piazza 24 luglio a Empoli, uno dei luoghi raccontati nello spettacolo.
E poi dal 2007 abbiamo cominciato con i laboratori alle scuole primarie e da allora abbiamo lavorato per diversi anni con i bambini di Calci, di Bassa, di Cigoli, di alcune scuole di Santa Croce sull’Arno…una quinta elementare che abbiamo seguito è stata anche al quirinale per l’apertura dell’anno scolastico 2014/2015, in diretta tv accompagnata da Simone alla fisarmonica e dall’orchestra della RAI…e fu una grande soddisfazione far cantare in televisione a dei bambini una canzone arberesche che Carpitella aveva raccolto negli anni 50 in Molise (anche se non ci fu verso di far dire “Arberesche” e non “albanese” a Fabrizio Frizzi).
E poi tutti i laboratori per gli adulti. Il primo fu quello al Circolo Agorà di Pisa, che è durato per 7 anni e che quest’anno ha ripreso dopo una pausa e poi ci sono stati il coro al Circolo ARCI di Gambassi, i laboratori a Pietrasanta, i tanti laboratori intensivi in giro…
E poi l’organizzazione di eventi…il festival “A piena voce”, organizzato in collaborazione con il Circolo Agorà di Pisa e l’Istituto Ernesto De Martino dove sono passati artisti come Ivan della Mea, Rudi Assuntino, Sandra Boninelli, Francesca Breschi, Giovanna Marini, Sara Modigliani, i Giorni Cantati e tanti tanti altri. E sempre fra gli eventi organizzati i laboratori di “Un due tre…folk!”, organizzati con l’Accademia della Chitarra di Pontedera e il Centrum Sete Sois Sete Luas (è in corso la seconda edizione).
Le collaborazioni per spettacoli teatrali: con Pilade Cantini per gli spettacoli “Cronache partigiane” del 2005 e “La Repubblica in gonnella” del 2006 (e “L’apostofo rosso” con il solo Alessandro), con Andrea Giuntini (“Chi ha ucciso la bella Elvira?” del 2011, “Nel calamaio del Fucini” del 2011 e “È il mio cuore il paese più straziato” del 2015), con Marco Azzurrini (“Le tre donzelle” del 2011 e recentissimamente “Pisa 68” con Alessandro); la collaborazione con il Coro Etno Jazz Guido Monaco di Livorno per lo spettacolo “Di Mare in Mare”…e la collaborazione con Francesca Breschi che è stata una delle nostre più grandi gioie e soddisfazioni, perché Francesca ci ha insegnato tantissimo nei suoi corsi e senza di lei non avremmo forse mai capito molte cose fondamentali…incontrarla e poter seguire le sue lezioni è stata una enorme fortuna e poter lavorare con lei un grandissimo dono e un’occasione ancora per imparare.
La partecipazione a Festival…tanti…Isola folk, Walking festival, Festival Resistente, Altraterra, Festival della Musica Suonata, 11 lune, Certosa festival, Uffizi Live, Festa del teatro di san Miniato, Festival del pensiero popolare, Festival Amedeo Bassi, Baren-Gould Folk Festival….
Tante di ore di musica suonata, migliaia di ore di prove, migliaia di ore di litigate, risate, pianti, momenti condivisi di felicità pura e dolore, cene, pranzi, merende, vino e tisane, milioni di messaggi al cellulare, e-mail, riunioni organizzative, tanti tanti chilometri percorsi in giro per suonare, tanti pieni di metano…
Tante, tantissime le persone che abbiamo incontrato e conosciuto in questo percorso…e ogni incontro è stato importante e un po’ speciale, ognuno ci ha regalato qualcosa che ha contribuito a farci essere quelli che siamo.
Per questo sabato vogliamo festeggiare insieme, perché la nostra storia è nostra ma anche di tante altre persone, è una storia di incontri che generano altri incontri, di piccoli ingranaggi che poi muovono tante cose, di luoghi scoperti e attraversati, di energia che si muove e smuove, di cose che prima non esistevano e dopo sì…è una storia che ci piace raccontare e raccontarvi e farci raccontare…ma soprattutto continuare a scrivere con voi.