Attenzione attenzione! Meno quattro! Ecco il 2017…
Il 2017 è stato l’anno del nostro secondo disco autoprodotto “Il Canto Rovesciato”. Un lavoro meticoloso, attento e lungo. Le registrazioni e il mixaggio, effettuati entrambi presso lo studio Labella da Alessandro Moscatelli, furono un po’ funestati dai nostri impegni e in particolare dai periodi che Alessandro passò a Madrid durante il suo dottorato di ricerca in storia del teatro. Dopo aver ultimato tutte le registrazioni in tempo prima della partenza il lavoro proseguì distanza (perché lo smart working non l’hanno inventato le classi egemoni!): Ilaria e Simone in sala mixaggio e Alessandro nel suo appartamento di calle de Fray José de Cerdeiriña. Ci scambiavamo varie versioni di mixage possibili e, come se fossimo stati nella stessa stanza, ci scannavamo amorevolmente. Non c’è un solo passo fatto dai Vincanto che non sia figlio di un continuo discutere, elaborare e assimilare.
Presentammo il disco per la prima volta ad agosto, nel giardino del Campana Guazzesi, durante il Festival del Pensiero Popolare di San Miniato e poi molte altre volte, percorrendo un sacco di chilometri.
Nel 2017 tornammo anche a suonare con Francesca Breschi con lo spettacolo “Note di Toscana”, nella sua ultima e definitiva versione, per il Dramma Popolare di San Miniato. A Ferragosto, ancora assieme a Francesca, fummo catapultati ai piedi de La Primavera di Botticelli agli Uffizi, dove ci esibimmo in canti di tradizione e brani rinascimentali in acustico, fra turisti da ogni parte del mondo. Un’esperienza difficile da descrivere.
Dal 27 al 30 ottobre fummo ospiti del Baring-Gould Folk Festival di Okehampton, Devon, UK. Anche questa volta gli impegni ci portarono a dover organizzare il viaggio “alla Vincanto”: Ilaria e Simone partirono da Pisa, mentre Alessandro partì da Madrid per raggiungere i suoi compagni in Inghilterra. Fu molto divertente, anche se un po’ faticoso. Suonammo in diverse occasioni più o meno ufficiali nei tre giorni del festival, cercammo di non cantare mai due volte lo stesso brano e probabilmente ci riuscimmo, e in più tenemmo anche un laboratorio. Non un minuto fu sprecato. Siamo persino stati intervistati dalla BBC! Di quei giorni ricordiamo il clima di grande affetto, ospitalità e condivisione, gli ascolti sempre stimolanti, i pub invasi di canti e suoni, le birre, le passeggiate, le chiacchierate con Rossana che era la nostra “Angela custode” (compatitela tutti), il meraviglioso seminario che seguimmo con Polly Bolton, i personaggi incredibili, le danze, la capacità degli inglesi di restare in silenzio ad ascoltare qualcuno che canta in un pub pur avendo già bevuto molte birre…ma anche la brutta sensazione della guida a destra… l’orrore nei nostri occhi ad ogni incrocio. “Paul, devi dare la precedenza devi dare la prec!!!!… Ah, già… “. Fu una esperienza meravigliosa e ancora vogliamo ringraziare Paul Marylin e Wren Music, nostri amici for ever and ever, con buona pace della brexit!
Ecco un video di uno dei momenti più intensi della trasferta, che prova la nostra grande capacità di comprendere le tradizioni degli altri popoli ed interagire con esse:
https://www.facebook.com/489957617689951/videos/1764982353520798
A ripensarci fu un anno fra i più intensi, fatto di sperimentazioni, scoperte, collaborazioni e viaggi; un anno in cui sperimentammo la possibilità di portare avanti almeno una parte del nostro lavoro anche in condizioni non ottimali. I mesi di distanza non incisero minimamente sulla qualità e nemmeno sulla quantità del nostro lavoro. E poi ci siamo anche goduti un fine settimana tutti insieme a Madrid!
Non sapevamo, allora, quanto avremmo dovuto arrangiarci da questo punto di vista in tempo di Covid.
Eccovi un piccolo video che realizzo il nostro amico Simone Bellucci sulla nostra performance agli Uffizi. Grazie Simone!
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